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Cristina Wistari Formaggia artista-performer tra le culture:


 "Non è chiaro il perché io sia divenuta paladina di questa avventura, preservare una danza che sta disparendo, cogliere gli ultimi scintillii di un’antica bellezza per fissarli nel tempo. Ho amato quest’isola enormemente come mai nessun altro posto. Questa terra ha rappresentato per me la quintessenza dell’arte e della sua sacralità." [1994]

Ricorreva il 19 luglio l'anniversario della morte improvvisa di Cristina, avvenuta nel 2008. Vorrei ricordarla con questo post e questa bella intervista che è stata caricata nel 2012, con mia grande gioia perchè mi permette di aver un ricordo di Cristina che non sia solo nella mia mente. Non voglio aggiungere nulla di quello che è stato detto su di lei in modo molto più appropriato del mio, voglio solo ricordare la sua figura di artista transculturale, dedicata alla sua arte e alla sua "missione" di preservare le forme originali del teatro danza Balinese, molto apprezzate anche in occidente. Cristina è un esempio di quanto può fare un artista quando si fa ponte tra le culture, dove questo fare è a beneficio sia della cultura che l'ha accolta che quella in cui è nata. E tante altre ancora. Selamat Jalan Cristina

Che emozione leggere questa lettera di Cristina dove spiega, in un momento di sconforto nell'essere testimone impotente della trasformazione che Bali sta subendo a causa del turismo di massa: "porterò a termine il compito che mi sono scelta fino alla fine" parole profetiche perchè Cristina è venuta a mancare proprio durante una tournè in Europa."
Chiude la lettera con questa dichiarazione che mi commuove: "Il progetto di cercare di ripristinare il Gambuh alla sua forma estetica originaria onde evitare ulteriori manipolazioni e di trasmetterlo alle nuove generazioni rappresenta il mio «compito» nei confronti della Danza e di Bali: un atto di ringraziamento per la grande ricchezza alla quale ho attinto. Quindi mi rendo vestale del fuoco sacro, che le sue fiamme possano illuminare l’infinito del cielo."

una rara testimonianza diretta di Cristina una sua lettera del 1994

PHOTO DI SOFIE BRABANT

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