Dopo aver seguito in questi anni le storie che Barbara Schiavulli ha scritto, i suoi reportage dall’Afghanistan, mi sono resa conto che le reporter di guerra come lei e come Laura Silvia Battaglia che ha seguito per anni la guerra dimenticata nello Yemen, hanno introdotto nel reportage di guerra una nuova narrativa. Il loro focus sulle donne, i bambini e in generale la popolazione civile, cioè le principali vittime della guerra, si traduce in storie che parlano di resilienza, voglia di vivere, di andare avanti, di non arrendersi. Barbara e Laura sono guidate da una visione nel fare il loro lavoro, nel cercare le storie che vogliono raccontare. Penso a loro come a delle rabdomanti che vanno setacciando i bordi delle strade a caccia di quel fiore che testardo è riuscito a farsi strada tra le crepe.